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Il dottor Giangrande, Cesare Battilana e Raffaele
Bottino, insieme a altri benemeriti, come il “Lorenzo
dal nasone” e nuovamente Alberti, si gettano fin da
subito a capofitto in un’impresa che, sin dal principio,
si preannuncia tutt’altro che agevole da portare a
termine, ma senza darsi facilmente per vinti.
Proseguono infatti con insistenza nell’opera di
ricostruzione della società, animati da una smisurata
passione nel cuore, capaci di qualsiasi sacrificio pur di
veder rifiorire la creatura venuta alla luce meno di dieci
anni prima.
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Al punto da arrivare al 1921, quando Santa Margherita
ospita, per la prima volta nella sua storia, un’edizione
delle regate in ambito nazionale. Missione compiuta,
dunque. L’equipaggio dell’Argus formato da Raffaele
Bottino e Stefano De Zerega, con timoniere Alberti,
è presente sulla linea di partenza e ripaga gli sforzi
profusi dalla società, risultando capace di cogliere la
sua prima storica vittoria.
Nel corso di quell’anno, lo stesso equipaggio partecipa
ai campionati italiani, disputati a Pallanza, sul Lago
Maggiore, cogliendo un prestigioso podio a tinte
tricolori, grazie alla conquista di un encomiabile e singolo in allenamento a Santa Margherita tra i leudi all’ancora”
applauditissimo terzo posto.
uno dei primi equipaggi su un 4 jole in allenamento a santa margherita”