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pronti a misurarsi con quelli genovesi, lottando da par sportivi italiani, indossano nuovi colori, quelli militari
suo nelle prime gare disputate a Camogli, Genova e grigio e verde, chiamati a difendere la patria, sulle
nella stessa Santa Margherita, con organizzazione già acque del mare oppure in trincea.
affidata alle cure dell’Argus. Tra gli altri, Giovanni Battista Dapelo, che aveva
Il primo armo sociale schierato su un campo di regata coperto con impareggiabile entusiasmo la carica di
era composto dai vogatori Cesare Battilana, Andrea segretario della società, e Dario Ghersi, ambedue
Basso, Angelo Gianello e Benedetto Quaquaro, con ufficiali e decorati al valor militare, cadono sul campo
timoniere Andrea Vago. sacrificando la propria giovinezza e la propria vita per
Nel 1913 subentra nella carica di presidente l’ingegner la causa nazionale.
Gustavo Pastorino, eletto in una gelida sera di febbraio, Durante gli anni della Grande Guerra, sino al 1918,
un febbraio freddo come pochi. l’Argus viene privata della quasi totalità dei propri
gita società liguri a Portofino volta, a rafforzare i propri equipaggi oltre alle proprie tipo di attività agonistica, e soltanto dopo la Vittoria
componenti, dovendo pertanto sospendere qualsiasi
Intanto la società continua gradatamente, di volta in
del 4 novembre 1918 i reduci, restituiti alle rispettive
attrezzature tecniche, al punto tale che, nel 1914, l’anno
successivo, si può presentare alle regate internazionali
famiglie, possono provvedere, con rinnovato
di Genova raccogliendo onorevoli piazzamenti.
entusiasmo, alla riorganizzazione della società,
affiancati da nuove forze giovanili ben disposte a
Nel maggio 1915, quando la Canottieri Argus esiste
rimboccarsi le maniche.
da un lustro, i vogatori sammargheritesi, come tutti gli