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<Ma forse – prosegue il testo di Giuliano Costa – quel
Gianni era l’unico a non capire la meravigliosa idea
ch’era nata nelle menti di tutto un gruppo d’amici: lui,
lo sfaticato, il gagà di quei tempi, il pignolo per natura
per tutto ciò che significava snobismo, non poteva
ammettere che della gente era disposta a faticare
così per niente. Lui, la ragionava così, ma nessun altro jole alle regate nazionali di Santa Margherita del 1921
ne seguiva le piste…>.
Sulla scelta del nome, con cui ribattezzare la neonata
società, è ancora Giuliano Costa a riferire nel proprio
articolo.
<…Brontolava quella sera il dottor Alberti; brontolava
con tutti gli amici che ancora non avevano saputo
trovare un nome da dare alla società. Juventus, Vis,
Canottieri Sammargheritesi? No, tutti nomi che
non trovavano la simpatia del presidente. E se la
chiamassimo Argus? Avrebbe un significato più reale:
8 4 con dei Fratelli Bottino, Figallo e tim. Bertolone alle regate internazionali di Genova – 31 maggio 1914 9
la società che custodisce lo sport della nostra S.
Margherita. Gli diedero ragione e da quel lontano
maggio cominciò a vivere la Canottieri Argus di S.
Margherita Ligure…>.
All’ Argus – nome che, secondo la mitologia greca,
rievoca la figura di colui che vigilava sui castelli degli
dei – arrivano in breve tempo aiuti concreti; molti
sportivi, attratti dalla pratica di una nobile disciplina
olimpica come appunto quella del canottaggio,
cominciano a indossare i colori bianco e celeste (con
stelle rosse) della Canottieri Argus, che può così
veicolare il nome della località di Santa Margherita
Ligure, non ancora nota ai flussi turistici come nei
decenni successivi, oltre i confini regionali e nazionali.
L’Argus si aggiunge così alle altre società liguri che già
praticavano il canottaggio, ma non indugiò a inaugurare
l’attività agonistica, formando i suoi primi equipaggi
gita sociale a sestri levante del 27.09.1914